84 (poco) onorevoli hanno pendenze giudiziarie. E non solo per i reati legati alla politica, come se l'esercizio di funzioni pubbliche debba comportare certe storture, ma sempre più frequentemente anche per collusioni mafiose. Neppure ci stupiamo. Solo, al di la dell'indignazione, resta la tristezza per coloro che rappresentano la sconfitta del Bene dinanzi al Male. Appena pochi giorni addietro si commemorava Borsellino. A rendere tutto più nauseante e inverosimile l'oltraggioso siparietto di collusi che usano certi uomini (tali non saranno mai) come attrezzo del mestiere. Discorsi vuoti, sproloqui, farneticazione di gente che reca sulla fedina penale condanne per corruzione, concussione, peculato, abuso d'ufficio e, a volte, anche di peggio (!). Parassiti che stanno lì e che staranno ancora lì. Perchè, a quanto pare, è proprio quello il loro posto.
Ci vuole la guerra!!!!!!
RispondiEliminaSono d'accordo col commento. Diceva Gandhi:"È meglio essere violenti, se c'è la violenza nel nostro cuore, piuttosto che indossare la maschera della non violenza per coprire la propria impotenza. La violenza è sempre preferibile all'impotenza. Per un uomo violento c'è sempre la speranza che diventi non violento. Per l'impotente questa speranza non c'è."
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