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sabato 22 marzo 2014

SI' PERO' LUI E' ABBRONZATO...

Sul Tg3 un servizio sull'intervista di Grillo a Mentana. Non si parla del merito, ma dei toni, della camicia bianca e dell'abbronzatura. Grillo non percepisce alcun compenso pubblico, vive del reddito da libero professionista. Ciò che si è sempre voluto riconoscere al Cavaliere pregiudicato, il merito imprenditoriale, non vale per un cittadino impegnato politicamente ma che non occupa alcuna carica.
Come si fa a non dargli ragione, quando afferma di dover boicottare i media, stampella di una classe politica senza alcun accenno di credibilità?

sabato 8 marzo 2014

DI RITORNO DA UN VIAGGIO...

Dell'importanza di viaggiare, ne siamo tutti a conoscenza, si rischia di finire nella retorica.
Eppure appena rientrato da New York, qualche considerazione credo di doverla fare.
Innanzitutto per riconoscenza a chi mi ci ha trascinato, perché sì, non avrei voluto andarci. Principalmente perché ho sempre considerato il popolo statunitense cafone e dalla storia misera, abitante di un Paese banalmente considerato e autoimpostosi come capofila di ogni valore positivo, patria di una retorica stucchevole e doppia. Però, ho rilevato delle abitudini che, in parte, mi inducono a riconsiderare questo giudizio netto.
Per esempio, non ho visto l'epidemia di nerd scoppiata da noi, dove gli odiosi occhialoni neri li trovi anche dinanzi a occhi dalla vista aquilina, semplicemente perché è-un-accessorio-must-che-fa-molto-cool. Anzi, non ho visto affatto tendenze di moda: ognuno si veste come gli pare.
Per esempio, ancora, nonostante le stazioni della metro si presentino come postacci, nessuno si permette di parlare a voce alta; e in sei giorni, credo di aver sentito appena un cellulare squillare.
Per esempio, nonostante fossi uno delle migliaia di passeggeri in attesa di timbro sul passaporto, il cop ha biascicato per cortesia qualche parola in Italiano, congedandomi con un 'enjoy Mr. Mannino', mentre il suo omologo di Linate non mi ha risposto al saluto né all'inizio né alla fine della verifica del documento.
Il poliziotto dei controlli, magari di suo è particolarmente gentile, ma a prescindere, davanti al suo bancone una locandina ricordava che il suo volto è quello della Nazione.
E forse questo fa la differenza.

venerdì 19 luglio 2013

CICLI CONCENTRICI

"Al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti ..." cantava nel 1972 Battisti, nella splendida 'I giardini di marzo'. Mi è balenata un'idea: al di là della efficace distrazione di massa, non è che si accetti l'attuale andazzo perché è nello spirito italiano vivere in crisi? Cioè, e se fosse una situazione perenne e connaturata all'italiano sbattersi per niente, soffrire e asciugarsi la fronte, come da cristiana tradizione? Ripercorrendo la nostra storia pare che l'Italia è nata male e ha continuato coerentemente. Malandati, impoveriti, intrallazzatori e speranzosi. Appena la parabola tende a salire, dimentichiamo quanto abbiamo pagato la precedente discesa. E' il nostro destino di eterni furbi gabbati o un andamento pianificato per tenerci entro la soglia della controllabilità?

lunedì 15 luglio 2013

L'ACQUA CALDA DEL PIAVE

In questo momento si sono superate abbondantemente le 30.000 firme per chiedere a Calderoli le dimissioni dal ruolo di vice presidente del Senato. Del Senato della Repubblica di cui il brillante dentista si è fatto beffa, insieme ai compagnetti di partito (giacché vengono tollerati come fossero scolaretti birichini), bruciando il Tricolore, disconoscendone l'Inno, sconfessandone l'appartenenza. Oggi Boldrini ritiene le sue parole sul Ministro Kyengè "sconsiderate ... impensabili in un altro Paese europeo”. Cioè, ci stupiamo che gente che sta in Parlamento a suon di slogan da bar contro il resto d'Italia e vilipendi di varia natura, sia anche razzista... Qualcuno banalmente nota che stavolta è un attacco alla persona. Ecco il nostro limite: ogni volta che un leghista ha insultato un meridionale o ha scambiato la bandiera nazionale per un rotolo Scottex, ogni italiano avrebbe dovuto offendersi personalmente. E' una storia già sentita: dopo vent'anni si apre il dibattito sull'ineleggibilità del 'cavaliere'. Ma tutti questi mentre distruggevano una Nazione, dov'erano?



  fonte: alterpensiero.altervista.org
http://www.youtube.com/playlist?list=PL6F6242ADDFB4924E

domenica 30 giugno 2013

HUMAN RESOURCES E RISORSE SPRECATE

Sul tg La7 sento due notizie molto diverse eppure correlate. La prima ci informa che l'Unesco definisce 'scandalosa' la gestione di Pompei.

Suona come cartellino giallo preludio di un' inesorabile sanzione, data l'inconsistenza delle nostre Istituzioni culturali.

A seguire, le 700 candidature di italiani per lavorare nelle vigne della Franciacorta. Quasi un trionfo, una liberazione dagli stereotipati ben pensanti che precisano che gli italiani certi lavori non vogliono più farli. Vogliono farli, possiamo dirlo. Ma prima devono passare dal setaccio degli psicologi del lavoro. Pure per raccogliere l'uva. Nel Paese che fu del grande Impero romano, dove si lasciano scomparire, come fossero un peso, mosaici, affreschi e vestigia irripetibili; dove non si conosce il plurale di 'curriculum' ...

venerdì 26 aprile 2013

IL TABU' DELLA CASTA

Confondere le acque, da sempre la tecnica migliore per manipolare, creare immobilismo e disinformazione.
Succede che così si giudicano i risultati senza considerare le premesse, si sentenzia sui fatti senza tenere conto delle intenzioni. A prescindere. Nulla da eccepire sui disastri delle dittature ma disconoscerne le basi teoriche e ideologiche non aiuta ad allontanarne possibili ritorni e nostalgiche simpatie. Anzi. Se si parla di fascismo associandolo al nazismo, senza ricordarsi che questo nacque come nazionalsocialismo, non si sta banalmente abbreviando un termine, si sta omettendo un elemento portante di un fatto storico. Che si levi il solito vespaio di polemiche quando si ricorda che il triste Ventennio nacque, comunque, per consolidare il rapporto Stato-Popolo, elevando quest'ultimo a Comunità nazionale, è voler cacciare un caposaldo della Democrazia: l'identificarsi del cittadino con le SUE ISTITUZIONI. Proprio ciò che la Casta, senza vergogna e futuro, teme sopra ogni cosa.

mercoledì 13 marzo 2013

SE NON SIAMO CREATIVI NOI...

Almeno questo ce lo riconoscono e ce lo dobbiamo riconoscere. Ma purtroppo, non potrebbe essere altrimenti...La successione delle notizie di un nostro tg è sconcertante. Per quanto, ci siamo abituati. Una dietro l'altra, le notizie ci informano che anche la criminalità organizzata è in crisi, con forzoso rimaneggiamento degli stipendi di tutti i gradini, dal boss agli affiliati di bassa manovalanza. Poi la difforme "concessione" delle terapie staminali, discrezionali  da un giudice all'altro (anche per malati della stessa famiglia della medesima patologia). Infine, la mostra delle auto storiche dell'Avvocato Agnelli per il decennale della sua dipartita, con intervista a Lapo Elkann. Ma questo non era il Paese dove tutte le parole sono d'amore???

lunedì 7 gennaio 2013

BUUU ALL' APPIATTIMENTO

Mafiosi, camorristi, terremotati, zingari. Da molti anni il sottofondo delle partite di calcio italiane è scandito da frasi di questo tenore, confezionate tra battimano e melodie celebri. Spesso poi, si omaggia la frangia opposta di auguri vari, dalle molteplici evenienze (vulcani, fiumi, sbarchi...)Ogni tanto arrivano i "buuu". E il torpore si spezza. Qualcosa supera la soglia d'attenzione media e mediocre e s'innesca il valzer di ovvietà già sentite. Credo che pochissimi ultras sappiano come nasca il buuu e cosa significhi. Lo sa il Potere, da sempre attento a attribuire motivi e moventi. E  il ceto ben pensante, suo fido braccio destro, si interroga sul perché, attraverso stralunati  personaggi della comunicazione, guardie del Pensiero Unico, che sembra vivano su un altro pianeta. E' più esatto dire, su un'altra dimensione. Quella della classe dirigente, che scopre che il buon pensiero a sé comodo, non è acquisito dal resto del mondo. Eppure è da secoli che si batte strenuamente per diffondere (cioè imporre) l'uniformità e l'appiattimento... Perché pare, che a temere le diversità, sia proprio la classe dirigente ben pensante e autoreferenziale. E l'indifferenza che mostra su ciò che le accade attorno non è peggiore del rumore di versi, come unico sfogo di chi teme che l'indifferenziazione sia assoluto anonimato? Si propaganda la diversità, ma non si accettano le individualità. Eppure nulla è più originale e unico del singolo. Ma il singolo è autonomia e autodeterminazione. E nessun gruppo di potere l'ha mai concesso.

giovedì 9 agosto 2012

IL PROGRESSO E' NEI FAST FOOD !

Vogliono farci credere che anche l'arcigna dittatura nord coreana stia cedendo ai tempi moderni. Ne sono segnali inequivocabili una leggera emancipazione femminile, i personaggi Disney e le patatine fritte. Una riproposizione slavata degli Usa degli anni ruggenti...Così un popolo tenuto lontano da tutto, con il culto della fisicità che crede nell'infallibilità del suo Imperatore finirà a specchiarsi obeso nel melting polt credendo nell'infallibilità della democrazia di massa. E' meglio adesso ? No, ma il problema è: sarà meglio poi ?

mercoledì 4 luglio 2012

CREDEVA DI NON AVERE LA MATURITA', SI SUICIDA

A tantissimi italiani capita a distanza di anni di sognare in incubo l'ultimo anno di liceo o proprio l'esame temutissimo che sanciva la "maturità". Non dovrebbe più chiamarsi così da una dozzina d'anni, a seguito della riforma che inserì i centesimi al posto dei sessantesimi. Ma si parla ancora di maturità e a torto data l'immaturità dei sistemi scolastici e della società mediatica. Se un ragazzo si toglie la vita perché non presente sulla lista Web dei "maturati", forse non è solo per umiliazione. Aveva avuto rassicurazioni dai docenti, ma un altro sentimento ha avuto più forza. Siamo ormai ir-reti-ti : viviamo a colpi di clic. Se non abbiamo centinaia di contatti nessuno ci vuol bene, se il nostro nome non è on line non siamo nessuno. Come fossimo morti...