Cerca nel blog
sabato 2 luglio 2011
LA PAROLA ALL'ESPERTO...
giovedì 23 giugno 2011
PER AMORE DEI (SOLI) FIGLI...
lunedì 20 giugno 2011
FENOMENI DA (E A CAUSA DEL) BARACCONE
Vedi Amy Winehouse. E' credibile che un'artista nota per i problemi personali con alcol e droga, arrivi ubriaca sul palco ? Possibile che una risorsa dell'industria musicale mondiale, sia libera di tracannare senza freno prima di un'esibizione? Viene il dubbio che l'obiettivo sia rispolverare il vecchio, ma pur sempre attraente, clichè del personaggio "dannato", che non ottiene quanto meriterebbe a causa di una vita smodata e maledetta in cui vizi e virtù sono mescolati fatalmente in funzione reciproca da una Natura beffarda. In fondo, il talento sprecato è un tema affascinante, che tiene lì a curiosare e sentenziare come i "casi umani" protagonisti di talk show e reality. E che implica un ineluttabile destino, al cui compiersi si riversano le solite lacrime da coccodrillo.
lunedì 13 giugno 2011
TUTELIAMO L'AMBIENTE: CHE MUOIANO I DROMEDARI !

Ahh l' Australia ! Bella, modernissima, meta fortunatissima di tanti emigranti nostrani, Paese attentissimo al controllo dell' Effetto Serra. Tanto da decidere l'estinzione di una specie vivente: i dromedari. Pare infatti, che ogni "cammello con una gobba sola" produca una tonnellata di metano all' anno, mettiamoci pure che, per di più, sono proverbiali consumatori di acqua, risorsa sempre più preziosa, dunque non resta che abbatterli. Con tanto d'incentivo: più ne ammazzi più metano puoi produrre. Pertanto, un imprenditore agricolo abbattendo i dromedari inquinanti, dispone di una soglia maggiore di emissioni. Così alla fine, il metano prodotto sarà lo stesso, ma avremo una specie vivente in meno. Finanza sostenibile...ecco il futuro del Pianeta !
venerdì 10 giugno 2011
CASTELLI IN ARIA E PAROLE A VANVERA
E' ormai ampiamente noto che tutto è comunicazione, cioè che ogni attività, specie che richiami interessi, si muova secondo strategie e tecniche di manipolazione mentale. Dunque i politici, dovrebbero essere, per logica, abili comunicatori. Ma a sentire le dichiarazioni di Castelli, nell' ultima puntata di "Annozero", c'è da chiedersi a quale pubblico si rivolga. Parrebbe a dei cerebrolesi che si beino di scoprire di avere il pollice opponibile.
Lui non vuole pagare il canone perchè in Rai c'è Travaglio. Quale italiano vuole pagare le tasse per avere lui come Ministro ? Che Santoro-Travaglio-Vauro siano pagati in modo meritorio secondo le leggi del mercato.
Appunto quello che è successo: la trasmissione di punta portava grossi ricavi pubblicitari che consentivano utili e, con ogni probabilità, di finanziare anche altre trasmissioni e altri personaggi. Poi, a essere precisi, Travaglio e Vauro, benchè ascoltatissimi nei momenti a loro dedicati, non è che siano stati pagati quanto valessero per il mercato...
Ultima nota: Castelli è alla maggioranza, perchè non ha proposto l'eliminazione del canone ?
mercoledì 8 giugno 2011
VIA SANTORO, PAGHERANNO LE FAMIGLIE !
All' indomani del "licenziamento" di Santoro, logica conseguenza del sibillino "ce ne occuperemo" di Berlusconi dopo aver perso le Amministrative, i vertici Rai si fanno due conti. E scoprono che la perdita di Annozero comporta una catastrofe finanziaria. La soluzione che trapela, è da rabbrividire: aumentare il canone.
Cioè, Santoro, che col suo 20% abbondante di share portava ricchi introiti pubblicitari, è divenuto scomodo per Berlusconi, e per compiacerlo, gli italiani devono sanare le perdite di una Rete, pubblica per definizione, ma gestita come una qualsiasi emittente privata. Se, come sostiene Capezzone, l'allontanamento di Santoro è un evento riconducibile alla "legge di libero mercato", perchè devono risponderne i cittadini ? Sarebbe una violazione del "mercato", dunque un'anomalia. L'ennesima. Considerando i ricchi stipendi e gli onerosi ingaggi che in Viale Mazzini si stipulano, già il canone veniva pagato, e non da tutti, malvolentieri; ma adesso cade ogni legittimità. Si occupi anche di questo il Cavaliere...
lunedì 6 giugno 2011
PURCHE' GIRINO I PALLONI !

Puntuali quasi fossero campionati Mondiali o Europei, gli scandali giudiziari arrivano sempre a conclusione del campionato. Che sia per tenere desta l'attenzione ? Il copione lo conosciamo, fatto di titoli e slogan, che sono sempre quelli: caos nel calcio, bufera sul pallone, tremano diverse società, salvaguardare la credibilità dello sport più bello del mondo e...soprattutto, i calendari non slitteranno. Questa frase sintetizza l'unica priorità che pare interessare a tutta la "rete" del calcio. Che il pallone, qualunque scandalo avvenga, continui a rotolare. D'altra parte si sa, agli abitanti della Penisola da sempre interessa, o più che altro, gli è sempre stato servito solo panem et circenses, e se in tempi di crisi, c'è poco di tutto, almeno gli occhi siano pieni ! E ripartire come se nulla fosse, impettiti, con un lunghissimo conto in sospeso, trincerati dietro sentenze, quando emesse, più che ridicole, è confermare alla massa che niente sarà mai diversamente e infondergli un sano senso di sfiducia nel cambiamento e in tutto ciò che possa mettere in discussione il sistema.
domenica 5 giugno 2011
ALL' ANIMA DELL'AVVOCATO...

"Fuori i cani" sentenziò il Messia, e dopo 21 secoli qualcuno in Israele sembra prendere alla lettera il monito. Il fatto è, in realtà, tragicomico. Un cane accusato di essere la reincarnazione di un avvocato sacrilego, è stato condannato alla lapidazione da un rabbino. La prova del ritorno metempsicotico sarebbe che il quadrupede abbia stazionato al centro della Corte rabbinica per gli affari finanziari, proprio come fece trent'anni fa quel legale noto per la sua laicità, per protestare contro una sentenza. A quel punto il rabbino ultraortodosso Avraham Dov Levin non ha avuto dubbi: l'anima empia dell' avvocato doveva essere cacciata, colpendo fisicamente il randagio. Non è noto il finale, ma le associazioni animaliste sono comunque insorte chiedendo provvedimenti per il rabbino.
mercoledì 1 giugno 2011
IL PREMIER E IL GOFFO PACHIDERMA
Il proverbiale elefante in un negozio di cristalleria...La metafora rende il disagio di Berlusconi nella carica che occupa: l'ultima campagna elettorale si è rivelata un boomerang, ma lui prosegue incurante. Non è servito perdere Milano, Napoli e Torino, oltre a varie altre città, per capire che le affermazioni vanno misurate.
E allora vai con Carfagna risparmiata alla Camorra, che Tremonti stia al suo posto, e attenti alla Sinistra militarizzata...Un' imbarazzante sequenza di errori di cui il protagonista non avverte l'entità.
Il verdetto delle urne "deresponsabilizza" il popolo italiano, il messaggio è stato chiaro; ma altrettanto chiara è la linea del Presidente del Consiglio: non dare mai segni di cedimento, alzare comunque i toni, colpevolizzare...
E per restare in tema di proverbi, facciamo come il saggio cinese in riva al fiume...non manca molto.
venerdì 27 maggio 2011
ITALIA IN CIMA...ALLE TRUFFE....
Non è vero che ci unisce solo la Nazionale e il Festival di Sanremo. Pascoli inesistenti, aziende avviate con false fatturazioni, formazione mai tenuta. Questa è la varietà di campi in cui si è esprime la creatività truffaldina di molti italiani, da Nord a Sud. Perché, a volte, riusciamo a essere davvero una “nazione”, coesa e uniforme. Coltivatori trentini e formatori siciliani, imprenditori lombardi e colleghi calabresi, ognuno secondo la vocazione territoriale. Il risultato è che, nel Paese in cui i magistrati attuano la loro dittatura (!), e tutti si impomatano (Lui per primo), si consuma metà delle truffe all’ Ue di tutta la Comunità europea.
Mica male ! E nonostante le Fiamme Gialle attuino controlli capillari, solo una minima parte dei casi sospetti diventano denunce. Il danno non è solo economico, di per sè preoccupante, ma anche sociale. Infatti, a rimetterci spesso, oltre alle casse Ue, che sono anche nostre, sono i lavoratori assunti da imprenditori che dopo aver spillato fondi si dileguano, lasciando i dipendenti per strada e infrastrutture pressocchè inutili, con danno anche al territorio. Perché evidentemente, i fondi sono di tutti, le responsabilità di nessuno. Il problema di fondo è rappresentato dalla competenza dei truffatori: richieste di fondi ben congegnate, giri di denaro con paradisi fiscali, scaltrezza nel muoversi tra la burocrazia. Menti preparate, dunque, che però si limitano a pensare che il denaro sia il fine, non il principio per processi produttivi che portino altro e più denaro. Moderni e astuti, ma pur sempre banditi.
Iscriviti a:
Post (Atom)