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martedì 24 gennaio 2012

MESSAGGI POSITIVI DA ESEMPI NEGATIVI

Come insegna l'adagio, se una parola è poca, due sono troppe. E tanta gente non sa proprio contare. Michel Martone, vice del Ministro Fornero, se l'é lasciata scappare proprio inopportuna. Chi non si laurea entro i 28 anni è uno sfigato, bisogna dare modelli positivi; ha sentenziato. D'altra parte, il suo curriculum vitae gli consente di pontificare: figlio dell'ex presidente dell' Ordine dei Magistrati, si laurea in Giurisprudenza a soli 23 anni, quindi nei tempi, e da quel momento, tanto, tanto lavoro. Talmente tanto da insospettire: possibile che in un Paese in cui a insegnare dalle cattedre accademiche sono ancora coetanei di Croce e Verga, lui a soli 31 anni sia diventato Ordinario all'Università di Teramo, dove insegnava da Associato a soli 27 anni ? Avendo, nel frattempo, presenziato a commissioni scientifiche e partecipato a redazioni editoriali di tutto rispetto...
Ma anche lasciando perdere i soliti sospetti (chiamiamoli sospetti...) e riflettendo sul merito, la domanda è: ma l'Italia è in grado di soddisfare le ambizioni di giovani brillanti ? C'è possibilità di assorbire un elevato numero di neolaureati ? Pensi piuttosto a questo, l'enfant prodige !

1 commento:

  1. No l'Italia non è in grado di soddisfare le benchè minime aspettative di chi è in qualche modo capace. In realtà gli incapaci sono più facili da controllare, e da sottomettere. Nelle selezioni del personale cercano giovani laureati in tempo, multilingue, e con numerose esperienze anche internazionali. Chi si può permettere di affrontare le spese per un simile c.v.?!

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