Il quadro Censis descritto alla Camera dal direttore Giuseppe Roma è a dir poco agghiacciante. Negli ultimi dieci anni gli italiani di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono diminuiti di due milioni di unità. Con il conseguente aumento della fascia over 65. Che si alzasse l’età media degli italiani lo sapevamo da tempo, ma non è solo questione di numeri, per quanto importanti. L’ indagine sui giovani italiani rivela che l’11% si trova nello stato di“inattività volontaria”, tipica di chi né s’impegna né intende farlo. La media europea è del 3,4 %. Il 35% non è autonomo e privo di dipendenza economica dalla famiglia, ma al Merdione la cifra supera abbondantemente il 50%; né le notizie sono migliori se guardiamo i dati sui laureati: appena il 20%, tra i peggiori in Europa. D’altra parte, il pezzo di carta continua a essere, in molti casi, carta straccia: mediamente si lavora più con il dipolma che con la laurea,e questo dato non incentiva di certo la formazione delle eccellenze. Che, quando possono fuggono altrove. Pare dunque un circolo vizioso, i ragazzi poco inclini a investire su se stessi e uno scenario economico che legittima il disagio. I segnali di un clima di estinzione ci sono tutti, ma “da lassù” sono impegnati in altre battaglie. Beati loro ? Magari no, ma di certo poveri noi !
Nessun commento:
Posta un commento