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mercoledì 20 aprile 2011

THYSSEN, GIUSTIZIA E' FATTA, MA NESSUNO LA VOLEVA ?

Da giorni riecheggiano le affermazioni dei vertici tedeschi: "restiamo in Italia, ma con questo verdetto sarà difficilissimo lavorare quì". E immediatamente il sindaco di Terni, altro polo Thyssen, ha affermato che l'azienda tedesca da quelle parti ha sempre lavorato bene, che il protocollo umbro è il più avanzato del Paese e bla bla bla. Ancora peggio l'affermazione del vicepresidente di Confindustria con delega alla Sicurezza (e sta...!) Samuele Gattegno: "Solo in Italia, tra i paesi occidentali, si condanna un amministratore delegato per omicidio volontario". Purtroppo il tono era di amarezza e non di orgoglio. Evidentemente, abituati ai primati negativi ci troviamo a disagio laddove possiamo fungere da precedente positivo.
Gli amministratori delegati stanno al vertice dell'organigramma aziendale, per principio non possono non sapere. Sono pagati lautamente proprio perchè decidano. E chi decide si assume la responsabilità di quanto ne consegue. Non è ammissibile che gli utili di profitto siano solo risultati brillanti del Consiglio d' Amministrazione e le morti sul lavoro tragiche fatalità capitate a sfortunati operai.
Nè è ancora accettabile questo clima da ricatto per i lavoratori e accondiscendenza verso i grossi gruppi di interessi. Si lavora per vivere, non per morire.

immagine da Umbria24

2 commenti:

  1. Giustizia fatta ... ed adesso il ricatto morale!!!

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  2. Ottima sentenza!!! Un dirigente ke non sa' cosa succede nella propri azienda!!?? con bonus da 8-9 zeri finali!!
    FAAAAAAAAAAN CULO FAN!!!!

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