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venerdì 10 giugno 2011

CASTELLI IN ARIA E PAROLE A VANVERA

E' ormai ampiamente noto che tutto è comunicazione, cioè che ogni attività, specie che richiami interessi, si muova secondo strategie e tecniche di manipolazione mentale. Dunque i politici, dovrebbero essere, per logica, abili comunicatori. Ma a sentire le dichiarazioni di Castelli, nell' ultima puntata di "Annozero", c'è da chiedersi a quale pubblico si rivolga. Parrebbe a dei cerebrolesi che si beino di scoprire di avere il pollice opponibile.
Lui non vuole pagare il canone perchè in Rai c'è Travaglio. Quale italiano vuole pagare le tasse per avere lui come Ministro ? Che Santoro-Travaglio-Vauro siano pagati in modo meritorio secondo le leggi del mercato.
Appunto quello che è successo: la trasmissione di punta portava grossi ricavi pubblicitari che consentivano utili e, con ogni probabilità, di finanziare anche altre trasmissioni e altri personaggi. Poi, a essere precisi, Travaglio e Vauro, benchè ascoltatissimi nei  momenti a loro dedicati, non è che siano stati pagati quanto valessero per il mercato...
Ultima nota: Castelli è alla maggioranza, perchè non ha proposto l'eliminazione del canone ?

mercoledì 8 giugno 2011

VIA SANTORO, PAGHERANNO LE FAMIGLIE !

All' indomani del "licenziamento" di Santoro, logica conseguenza del sibillino "ce ne occuperemo" di Berlusconi dopo aver perso le Amministrative, i vertici Rai si fanno due conti. E scoprono che la perdita di Annozero comporta una catastrofe finanziaria. La soluzione che trapela, è da rabbrividire: aumentare il canone.
Cioè, Santoro, che  col suo 20% abbondante di share portava ricchi introiti pubblicitari, è divenuto scomodo per Berlusconi, e per compiacerlo, gli italiani devono sanare le perdite di una Rete, pubblica per definizione, ma gestita come una qualsiasi emittente privata. Se, come sostiene Capezzone, l'allontanamento di Santoro è un evento riconducibile alla "legge di libero mercato", perchè devono risponderne i cittadini ? Sarebbe una violazione del "mercato", dunque un'anomalia. L'ennesima. Considerando i ricchi stipendi e gli onerosi ingaggi che in Viale Mazzini si stipulano, già il canone veniva pagato, e non da tutti, malvolentieri; ma adesso cade ogni legittimità. Si occupi anche di questo il Cavaliere...

lunedì 6 giugno 2011

PURCHE' GIRINO I PALLONI !


Puntuali quasi fossero campionati Mondiali o Europei, gli scandali giudiziari arrivano sempre a conclusione del campionato. Che sia per tenere desta l'attenzione ? Il copione lo conosciamo, fatto di titoli e slogan, che sono sempre quelli: caos nel calcio, bufera sul pallone, tremano diverse società, salvaguardare la credibilità dello sport più bello del mondo e...soprattutto, i calendari non slitteranno. Questa frase sintetizza l'unica priorità che pare interessare a tutta la "rete" del calcio. Che il pallone, qualunque scandalo avvenga, continui a rotolare. D'altra parte si sa, agli abitanti della Penisola da sempre interessa, o più che altro, gli è sempre stato servito solo panem et circenses, e se in tempi di crisi, c'è poco di tutto, almeno gli occhi siano pieni ! E  ripartire come se nulla fosse, impettiti, con un lunghissimo conto in sospeso, trincerati dietro sentenze, quando emesse, più che ridicole, è confermare alla massa che niente sarà mai diversamente e infondergli un sano senso di sfiducia nel cambiamento e in tutto ciò che possa mettere in discussione il sistema. 

domenica 5 giugno 2011

ALL' ANIMA DELL'AVVOCATO...


"Fuori i cani"  sentenziò il Messia, e dopo 21 secoli qualcuno in Israele sembra prendere alla lettera il monito. Il fatto è, in realtà, tragicomico. Un cane accusato di essere la reincarnazione di un avvocato sacrilego, è stato condannato alla lapidazione da un rabbino. La prova del ritorno metempsicotico sarebbe che il quadrupede abbia stazionato al centro della Corte rabbinica per gli affari finanziari, proprio come fece trent'anni fa quel legale noto per la sua laicità, per protestare contro una sentenza. A quel punto il rabbino ultraortodosso Avraham Dov Levin non ha avuto dubbi: l'anima empia dell' avvocato doveva essere cacciata, colpendo fisicamente il randagio. Non è noto il finale, ma le associazioni animaliste sono comunque insorte chiedendo provvedimenti per il rabbino.