Cerca nel blog

lunedì 7 gennaio 2013

BUUU ALL' APPIATTIMENTO

Mafiosi, camorristi, terremotati, zingari. Da molti anni il sottofondo delle partite di calcio italiane è scandito da frasi di questo tenore, confezionate tra battimano e melodie celebri. Spesso poi, si omaggia la frangia opposta di auguri vari, dalle molteplici evenienze (vulcani, fiumi, sbarchi...)Ogni tanto arrivano i "buuu". E il torpore si spezza. Qualcosa supera la soglia d'attenzione media e mediocre e s'innesca il valzer di ovvietà già sentite. Credo che pochissimi ultras sappiano come nasca il buuu e cosa significhi. Lo sa il Potere, da sempre attento a attribuire motivi e moventi. E  il ceto ben pensante, suo fido braccio destro, si interroga sul perché, attraverso stralunati  personaggi della comunicazione, guardie del Pensiero Unico, che sembra vivano su un altro pianeta. E' più esatto dire, su un'altra dimensione. Quella della classe dirigente, che scopre che il buon pensiero a sé comodo, non è acquisito dal resto del mondo. Eppure è da secoli che si batte strenuamente per diffondere (cioè imporre) l'uniformità e l'appiattimento... Perché pare, che a temere le diversità, sia proprio la classe dirigente ben pensante e autoreferenziale. E l'indifferenza che mostra su ciò che le accade attorno non è peggiore del rumore di versi, come unico sfogo di chi teme che l'indifferenziazione sia assoluto anonimato? Si propaganda la diversità, ma non si accettano le individualità. Eppure nulla è più originale e unico del singolo. Ma il singolo è autonomia e autodeterminazione. E nessun gruppo di potere l'ha mai concesso.