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venerdì 26 aprile 2013

IL TABU' DELLA CASTA

Confondere le acque, da sempre la tecnica migliore per manipolare, creare immobilismo e disinformazione.
Succede che così si giudicano i risultati senza considerare le premesse, si sentenzia sui fatti senza tenere conto delle intenzioni. A prescindere. Nulla da eccepire sui disastri delle dittature ma disconoscerne le basi teoriche e ideologiche non aiuta ad allontanarne possibili ritorni e nostalgiche simpatie. Anzi. Se si parla di fascismo associandolo al nazismo, senza ricordarsi che questo nacque come nazionalsocialismo, non si sta banalmente abbreviando un termine, si sta omettendo un elemento portante di un fatto storico. Che si levi il solito vespaio di polemiche quando si ricorda che il triste Ventennio nacque, comunque, per consolidare il rapporto Stato-Popolo, elevando quest'ultimo a Comunità nazionale, è voler cacciare un caposaldo della Democrazia: l'identificarsi del cittadino con le SUE ISTITUZIONI. Proprio ciò che la Casta, senza vergogna e futuro, teme sopra ogni cosa.