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giovedì 23 giugno 2011

PER AMORE DEI (SOLI) FIGLI...

Ogni epoca ha i suoi valori. Ciò che rappresenta una costante è la necessità che le alte sfere si pongano come rappresentanti del pensiero corretto, con cui imporre i valori del periodo. Appunto il "ben pensare". Così, poiché è un medico di fama, Veronesi diventa anche filosofo e sessuologo. D'accordo che non si debba discriminare gli omosessuali, ma come spesso accade, l'ago oscilla impazzito da una parte all'altra. E' da diversi anni che pare faccia "tendenza"(senza offesa per nessuno) amare il proprio sesso. Tanto che, secondo il noto oncologo, è solo questo il vero amore. Gli etero sarebbero, infine, persone desiderose di procreare che scambiano l'istinto di conservazione della specie per amore. Questo, come sentimento puro, è diretto solo alla persona a se più vicina, dunque anche sessualmente, senza alcun fine o interesse. Allora perché, anche gli omosessuali sentono il bisogno di avere figli, e non potendo dalle loro unioni, si rivolgono agli "istintuali" etero ? Forse Veronesi non riesce a capacitarsi di poter amare una donna, o che una donna ami lui come uomo ?Beh...non dilunghiamoci; il fine non era analizzare e riflettere intorno a un tema importante moralmente e socialmente. Ma solo cavalcarlo per ostentare bontà e apertura di maniera.

lunedì 20 giugno 2011

FENOMENI DA (E A CAUSA DEL) BARACCONE

Si è sempre sostenuto che genio e sregolatezza vadano di pari passo. Vale per quei grandi personaggi che quasi a dimostrae la loro umanità a dispetto di tanto talento, si sono distinti equamente per successi e disastri personali; ma vale anche perchè il "baraccone" abbia sempre fenomeni con cui attrarre.
Vedi Amy Winehouse. E' credibile che un'artista nota per i problemi personali con alcol e droga, arrivi ubriaca sul palco ? Possibile che una risorsa dell'industria musicale mondiale, sia libera di tracannare senza freno prima di un'esibizione? Viene il dubbio che l'obiettivo sia rispolverare il vecchio, ma pur sempre attraente, clichè del personaggio "dannato", che non ottiene quanto  meriterebbe a causa di una vita smodata e maledetta in cui vizi e virtù sono mescolati fatalmente in funzione reciproca da una Natura beffarda. In fondo, il talento sprecato è un tema affascinante, che tiene lì a curiosare e sentenziare come i "casi umani" protagonisti di talk show e reality. E che implica un ineluttabile destino, al cui compiersi si riversano le solite lacrime da coccodrillo.